Cos’è il Pterostilbene e perché potrebbe combattere il cancro?

È la seconda causa di morte in assoluto. 

Ogni anno, nel mondo, quasi 20 milioni di persone ricevono una diagnosi che cambia per sempre la loro vita: cancro. 

Non è una cifra astratta, è una valanga silenziosa che travolge famiglie, affetti, progetti. E le previsioni per il futuro non sono certo rassicuranti: entro il 2050, i nuovi casi potrebbero superare i 35 milioni.

In Italia, la situazione non è molto diversa. Ogni giorno, circa 500 persone muoiono a causa di un tumore. Ogni giorno. Ogni ora. Eppure, si continua a parlare di genetica, sfortuna, età. Ma nessuno ti dice davvero quanto il tuo stile di vita influisca su tutto questo.

Perché la verità, anche se scomoda, è una: la maggior parte dei tumori non è un fulmine a ciel sereno. Si costruisce nel tempo, giorno dopo giorno, boccone dopo boccone.

Un’alimentazione sbagliata, piena di zuccheri, cereali raffinati, oli vegetali, legumi infiammatori e latticini industriali… questo è il terreno fertile su cui crescono le cellule tumorali. 

È lì che si crea l’infiammazione cronica, la resistenza insulinica, lo stress ossidativo. 

E se aggiungi carenze gravi di vitamina D, K2, omega-3 e altri micronutrienti fondamentali… hai il cocktail perfetto per aprire le porte al cancro.

Tuttavia, negli ultimi 10 anni, una molecola sembra essere molto promettente per combattere questa terribile malattia. 

Si tratta del pterostilbene, che è una sostanza naturale simile al più famoso resveratrolo (quello che si trova nel vino rosso), ma con un grande vantaggio: viene assorbita meglio dal nostro corpo, dura più a lungo nel sangue e quindi è molto più potente.

È presente soprattutto nei mirtilli e nella buccia dell’uva, ma in quantità molto basse. Per avere effetti terapeutici, servono dosi concentrate (come negli integratori).

Negli ultimi 10 anni, decine di studi hanno mostrato che il pterostilbene può aiutare a:

  • bloccare la crescita di cellule tumorali
  • aumentare l’effetto dei farmaci antitumorali
  • ridurre la capacità dei tumori di difendersi
  • essere ben tollerato dal corpo, anche ad alte dosi

🧪 COME FUNZIONA IL PTEROSTILBENE CONTRO I TUMORI

1. Attacca le difese dei tumori

Molti tumori usano un “trucco biologico” per sopravvivere: producono antiossidanti per proteggersi dallo stress e continuare a crescere.

Il pterostilbene toglie questa protezione, rendendo le cellule tumorali più vulnerabili.

📌 Esempio: nei tumori della pelle (melanoma), non è tossico direttamente, ma riduce le “armi difensive” delle cellule tumorali.

2. Causa l’autodistruzione delle cellule tumorali

Il nostro corpo ha un sistema intelligente: quando una cellula è danneggiata o malata, può “suicidarsi” per proteggere l’organismo. Questo processo si chiama apoptosi.

Il pterostilbene riesce a riattivare questa funzione nei tumori, spingendo le cellule malate a “morire da sole”, soprattutto in:

  • Tumori del pancreas
  • Tumori della bocca/orofaringe
  • Tumori della pelle
  • Tumori al seno

3. Funziona contro le cellule più pericolose: le staminali tumorali

Le cellule staminali tumorali sono come il “cuore” del tumore: sono poche ma possono rigenerare il cancro anche dopo la chemio.

Uno studio sul cancro alla cervice uterina (collo dell’utero) ha mostrato che il pterostilbene blocca la crescita, la migrazione e la riproduzione di queste cellule, in modo molto più potente del resveratrolo.

4. Aiuta i farmaci a funzionare meglio

Alcuni tumori diventano resistenti ai farmaci: non rispondono più alla chemio. Il pterostilbene riesce a:

  • Bloccare i geni della resistenza (come MDR1, una “pompa” che butta fuori i farmaci dalle cellule tumorali)
  • Rendere i tumori più sensibili ai farmaci classici
  • In alcuni casi, migliorare l’effetto di farmaci come il cisplatino (usato in tanti tumori)

5. Ha mostrato effetto in studi clinici

Non solo laboratorio! 

Uno studio su donne con tumore all’endometrio (l’interno dell’utero) ha provato a combinare il pterostilbene con un farmaco classico chiamato megestrolo acetato.

📊 Risultato: più efficace insieme, rispetto al solo farmaco.

✅ PUNTI DI FORZA DEL PTEROSTILBENE

  • È più assorbibile del resveratrolo (entra meglio nelle cellule)
  • È più stabile nel corpo (dura di più)
  • Ha bassa tossicità, anche ad alte dosi
  • Agisce su più fronti: ossidazione, infiammazione, apoptosi, resistenza ai farmaci, metabolismo tumorale

🫐 Dove si trova il pterostilbene in natura?

Ecco gli alimenti in cui è naturalmente presente (anche se in quantità molto piccole):


1. Mirtilli

È la fonte naturale più ricca di pterostilbene tra gli alimenti conosciuti.
I mirtilli selvatici (soprattutto quelli americani) ne contengono di più rispetto a quelli coltivati.


2. Uva (soprattutto la buccia)

L’uva contiene piccole quantità di pterostilbene, ma meno rispetto al resveratrolo. È presente soprattutto nella buccia dell’uva rossa o nera.


3. Mandorle crude

Contengono tracce di pterostilbene, ma molto inferiori rispetto ai mirtilli.


4. Piante tropicali come il legno di sandalo rosso

In alcune varietà di piante (usate per scopi terapeutici o officinali), il pterostilbene si trova in forma naturale, anche se non è una fonte alimentare vera e propria.


Attenzione: le quantità alimentari sono troppo basse per avere un effetto terapeutico.

Per avere un effetto ancora più robusto, specialmente se in famiglia ci stati dei casi di cancro, è meglio prendere un integratore concentrato di pterostilbene. 

Anche perché, oltre all’ effetto anti-cancro, questa sostanza è oggi considerata una delle molecole naturali più promettenti per contrastare l’invecchiamento – non solo a livello estetico, ma soprattutto biologico e cellulare.

A livello molecolare, l’invecchiamento non è solo “rughe e capelli bianchi”, ma è un processo interno, dovuto a:

  • accumulo di radicali liberi
  • infiammazione cronica
  • danni al DNA
  • riduzione della funzione mitocondriale (cioè l’energia delle cellule)
  • accorciamento dei telomeri (i “cappucci” protettivi dei nostri cromosomi)
  • Il pterostilbene agisce su tutti questi fronti.

Per questo motivo ho formulato un prodotto a base di pterostilbene potenziato anche con Spermidina, Fisetina, Zinco, Quercetina ed EGCG, che sono altre sostanze che promuovono le sirtuine (geni anti-aging) ed espellono le cosiddette zombi, cioè cellule danneggiate. 

Il prodotto si chiama appunto PRO-SIRT & ZOMBI KILLER e la puoi trovare 

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Non aspettare la diagnosi. Non aspettare che sia troppo tardi.

La prevenzione vera inizia prima. E inizia dalla tavola e con l’uso di specifiche molecole naturali. 

📚 RIFERIMENTI SCIENTIFICI

NCI Pterostilbene in Cancer Therapy – PMID: 33801098

→ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33801098

Review: Pterostilbene properties and therapeutic potential – PMID: 38259272

→ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38259272

Pterostilbene targets cervical cancer stem cells – PMID: 31935877

→ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31935877

Pterostilbene enhances chemosensitivity in PDAC – PMID: 32375296

→ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32375296

Pterostilbene reverses cisplatin resistance via autophagy – Front Pharmacol (2023)

→ https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fphar.2023.1323377

Clinical trial on endometrial cancer and pterostilbene – PMID: 40227411

→ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40227411

Review: Anticancer properties of pterostilbene in preclinical models – PMID: 31078746

→ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31078746

Pterostilbene induces apoptosis and autophagy in colorectal cancer – PMID: 34439157

→ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34439157

Pterostilbene targets triple-negative breast cancer (TNBC) – PMID: 29061796

→ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29061796

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